Una lista di consigli utili e informazioni sulla tipologie di pneumatici, manutenzione e sostituzione.
Nel 2012 l’Unione Europea introdurrà l’etichettatura dei pneumatici che riporterà informazioni relative alle tre caratteristiche più importanti delle prestazioni del pneumatico: risparmio carburante, prestazioni di aderenza su bagnato e rumore esterno di rotolamento.
Gli indici riportati sulle etichette saranno valutati da un unico ente di certificazione per tutti i costruttori.
Questo garantirà uniformità di giudizio e la possibilità da parte dell’utente finale di individuare il pneumatico più adatto alle proprie esigenze.
Risparmio di carburante
La resistenza al rotolamento ha effetti diretti sul consumo di carburante. Con una resistenza a rotolamento ridotta, il pneumatico consuma meno energia e pertanto il consumo di carburante e l’emissione di anidride carbonica risultano ridotti.
La resistenza al rotolamento è espressa in livelli che vanno da A a G dove A indica le prestazioni più alte e G quelle più basse.
Aderenza sul bagnato
I pneumatici con una miglior aderenza garantiscono una riduzione della distanza di frenata su fondo bagnato, un importante fattore di sicurezza durante la guida in caso di pioggia il livello di aderenza sul bagnato di un pneumatico è segnalato con lettere che vanno dalla A alla G, dove A indica le prestazioni più alte e G quelle più basse.
Rumorosità esterna
Il livello di rumorosità esterna di un pneumatico è espresso in decibel ed è affiancato da un simbolo raffigurante una, due o tre onde sonore per l’etichetta della Commissione Europea Tre onde nere indicano le prestazioni peggiori
I pneumatici non sono tutti uguali, non solo per misura e per qualità costruttiva, ma anche per le differenze che esistono nel disegno del battistrada. In particolare esistono tre tipologie.
Il pneumatico simmetrico, così chiamato perché adotta il medesimo disegno sulla parte interna ed esterna del battistrada.
Il pneumatico direzionale, che presenta una direzione di rotolamento, indicata sul fianco del pneumatico. I solchi obliqui su entrambi i lati convergono al centro formando il tipico disegno a freccia. Si presta molto bene a combattere il fenomeno dell’aquaplaning, grazie alle ottime caratteristiche in termini di espulsione dell’acqua.
Infine, vi è il pneumatico asimmetrico, il cui nome deriva dal fatto che il disegno della parte interna del battistrada è differente da quello della parte esterna.
Questa differenza permette una funzione diversificata del pneumatico: la parte esterna, meno intagliata, ottimizza l’appoggio in curva, mentre la parte interna, con un maggior numero di scanalature, consente di ottenere il massimo drenaggio dell'acqua.
Sul fianco dei pneumatici asimmetrici è sempre presente una scritta che indica il lato interno e quello esterno.
Inoltre, i pneumatici si differenziano anche tra estivi ed invernali. Queste due tipologie devono garantire delle prestazioni ottimali in condizioni differenti. I pneumatici invernali sono progettati per offrire eccellenti prestazioni alla basse temperature, su strade asciutte, bagnate, ghiacciate, fangose e innevate e comunque al di sotto dei 7°.
Ad esempio, in caso di frenata su fondo bagnato a 90km/h lo spazio di arresto con pneumatici invernali risulta inferiore di ben sette metri rispetto alla stessa vettura equipaggiata con pneumatici estivi, mentre nel caso di fondo innevato a 50Km/h la differenza è addirittura di 37 metri.
I pneumatici estivi devono dar prova di eccellenti prestazioni con temperature fino a 40° su strade asciutte e bagnate.
Lo pneumatico per funzionare correttamente ha bisogno di essere regolato ad una determinata pressione (stabilita dal costruttore del veicolo), che nel tempo tende a diminuire in modo naturale.
Avere pneumatici sgonfi significa accelerarne il processo di usura ed aumentare i consumi di carburante e dunque anche l’inquinamento dell’aria che respiriamo.
Senza contare che pneumatici particolarmente sgonfi, potrebbero anche arrivare a compromettere la guida dell’auto, in quanto la vettura perde la sua capacità di aderenza e, per esempio, di mantenere la traiettoria impostata.
E’ pertanto necessario effettuare controlli periodici per ripristinare la corretta pressione dei pneumatici. Ma ogni quanto tempo controllare la pressione? Almeno una volta al mese e comunque sempre prima di partire in auto per un lungo viaggio. Attenzione, non bisogna dimenticare di controllare sempre anche la pressione della ruota di scorta!
Ma qual è la corretta pressione? Si trova indicata nel libretto di uso e manutenzione e anche sul fianco della portiera del conducente dell’auto o all’interno dello sportello carburante.
Raccomandazioni e informazioni fondamentali
Come leggere i dati del pneumatico
La Misura è una stringa alfanumerica composta da diversi codici di riconoscimento che descrivono le caratteristiche fisiche, prestazionali e costruttive del modello. Se non intendi cambiare anche i cerchi, ti consigliamo di leggere la Misura direttamente sul tuo equipaggiamento attuale: si trova sul fianco del pneumatico della tua auto. Un esempio di un'iscrizione potrebbe essere:
Per informazioni dettagliate è possibile consultare il seguente documento: Pirelli_about_tyres
Funzioni degli pneumatici
Oggi conoscere gli pneumatici diventa sempre più importante, perché occorre tenere conto di tutte le possibilità di impiego, di rendimento e di prestazioni, al fine di mantenere alto il livello di sicurezza in tutte le situazioni di utilizzo.
Lo pneumatico è l’unico elemento di collegamento tra il veicolo e la strada e ad esso sono affidate importantissime funzioni quali:
Sostituzione del pneumatico: di cosa dobbiamo tener conto?
Ogni vettura ha caratteristiche meccaniche,di carico e velocità ben definite e la scelta dei pneumatici è in stretto rapporto con tali caratteristiche. In fase di sostituzione:
In ogni caso i pneumatici nuovi o meno usurati devono essere montati al posteriore.
Quando cambiare gli pneumatici
I pneumatici devono essere sostituiti non appena abbiano raggiunto il limite legale di profondità o dopo un danneggiamento irreparabile.
PROFONDITA’ MINIMA DEL BATTISTRADA
Il battistrada di un pneumatico presenta un disegno a rilievo avente lo scopo principale di assicurare la massima tenuta su strade bagnate o scivolose. Oltre al tipo del disegno, i fattori che influiscono sull’aderenza al suolo sono le altre caratteristiche costruttive del pneumatico, la superficie stradale, le condizioni del tempo e in particolare, la velocità.
I recenti tipi di pneumatico sono provvisti di indicatori di usura, per evidenziare che il pneumatico sta raggiungendo il suo limite di impiego.
DANNEGGIAMENTI
Un controllo periodico permette di individuare le eventuali conseguenze di urti, deformazioni, strisciamenti che si possono manifestare a distanza di tempo dall’accaduto.
Se il pneumatico presenta lesioni, tagli, rigonfiamenti sui fianchi o sul battistrada, o ha subito un urto violento, occorre un controllo immediato da parte di un esperto.
Ciò vale anche per le condizioni delle ruote, quali eventuali deformazioni dei bordi dei cerchi, o dei dischi copriruota.
Consumi irregolari possono essere riconducibili ad anomalie meccaniche quali: imperfetta equilibratura delle ruote, irregolarità di frenata, inefficienza delle sospensioni e/o non corretta geometria del veicolo.
I pneumatici sono naturalmente soggetti ad invecchiamento, anche se usati poco. Screpolature nella gomma del battistrada o dei fianchi, a volte accompagnate da deformazioni, manifestano l’invecchiamento. I pneumatici montati su caravan, rimorchietti, camper etc…, tenuti fermi per lunghi periodi, tendono ad invecchiare più rapidamente di quelli utilizzati di frequente, ed andrebbero quindi alleggeriti dei carichi e protetti dalla luce diretta. Attenzione anche all’invecchiamento della ruota di scorta.